lunedì 4 aprile 2011

Bicchierino con farina di Storo, prugne e zola

bicchieri storo

Anche oggi una ricetta ai limiti del minimalismo e anche oggi l'ennesima dimostrazione di come pochi ingredienti d'eccellenza possano portare a grandi soddisfazioni.
La farina di Storo è ormai l'unica che utilizzi per la polenta. E' talmente ricca e gustosa che la si mangia volentieri anche scondita.
Le prugne le ho prese dallo spacciatore di uvetta turbofiga e sono anch'esse eccellenti.
Il gorgonzola invece era da almeno 34 settimane che non me lo mangiavo e l'ho trovato la cosa più buona di questo mondo (da brava gestante, l'ho fatto sciogliere ben bene nella polenta bollente).
Insomma, con la scusa di esaurire un po' le rimanenze della dispensa, mi sono regalata uno dei bocconi più di soddisfazione degli ultimi tempi!


Bicchierino con farina di Storo, prugne e zola


Per 6 bicchieri:
200g farina di storo
600g latte
400g acqua
Un cucchiaino di sale
20g burro
90g gorgonzola dolce o piccante a piacere
6 prugne secche denocciolate*

Portare ad ebollizione l’acqua con il latte e il cucchiaino di sale. A questo punto aggiungere la farina di storo a pioggia e mescolare con una frusta, evitando la formazione dei grumi.
Cuocere la polenta per 30 minuti, mantenendola molto morbida (eventualmente aggiungere ancora un po' di acqua o latte) togliere dal fuoco e "mantecare" con il burro.
Distribuire la polenta morbida in sei bicchieri e terminare con un dado di gorgonzola e una prugna secca per porzione. Servire subito.

*pensandoci, ci vedo bene anche un bel cucchiaio di marmellata.

19 commenti:

Dora ha detto...

Io direi minimalismo ai limiti dello sbavare sul monitor!!
Confermo la polenta di Storo tutta la vita!! In provincia di Trento l'ho mangiata anche come base ad un insalata di pesci di lago e legumi. Versatilissima!!

Baci doppi :-)

Diletta ha detto...

Ebbrava WiggiGestante!
Questo bicchierino mi ispira assai...

Un sorriso slurp,
D.

Cey ha detto...

Io non ho mai mangiato la farina di Storo e sento che devo vergognarmi un sacchissimo e rimediare subito, non è che possiamo iniziare con questo bicchierino?

PATRIZIA MALOMO ha detto...

BUUOOONAAAA la polenta di Storo. La conosco bene ed è ghiottissima, ma in formato dolce non l'ho mai assaggiata. La prugna mi ci sconfinfera moltissimo come contrasto di sapore...bella idea. Bacione, Pat

Edda ha detto...

Posso dirlo? Wow, wow, wow! ;-)

Sarah ha detto...

Adoro la farina di Storo. Da quando ho avuto il piacere di mangiarla non ne posso più fare a meno: dà dipendenza.

Araba Felice ha detto...

Non conoscevo la farina di Storo, e ora mi hai fatto venire una gran curiosita' :-)

Dolci a gogo ha detto...

sono originalissimi questi bicchieri e cmq è vero a volte è nella semplictà che si trova il gusto migliore!!
baci Imma

il gatto goloso ha detto...

Non la conoscevo sta polenta :) Grazie! Anche perchPé iola polenta la mangerei tranquillamente tutti i giorni, estate compresa sissì!
Ma quindi mancano pochissime settimane eh!??!!? Wow!

Unknown ha detto...

ciao carissima, ti seguo da tempo e sei veramente SPECIALE
non conosco la farina di Storo, dove posso trovarla?
grazie
Albertina

Gaia ha detto...

Non l'ho ancora provata, ma ovviamente l'ho presa negli ultimi acquisti dolomitici!!
Questi bicchierini ispirano molto assai
;-)

un bacio

Saretta ha detto...

Spilucchina bella....
Da bicipite polentifero bresciano qual sono, ho eletto tale farina tra le migliori mai assaggiate.Tant'è che in casa dei parents c'è spesso.Ma, c'è un ma....noi bresciani abbiamo una farina fotonica, bella grassa( ne senso rustica, con tutte le componenti del chicco), macinata a pietra:la farina di Castegnato.Fai una polenta menata che è una roba da urlo.Giusto sabato mi sono fatta un ape e, tra le varie amenità ci stavano dei bicchierini con polenta calda &gorgo...da delirio!Sta roba delle prugne però...devo provarla.Magari una volta di recupero la farina di castegnato se ti interessa!;)Passo e chiudo, scusa l'attacco logorroico ma, se mi parli di polenta....

donna ha detto...

Molto invitante questa ricetta, sicuramente la provo!

Virginia ha detto...

Tutti, grazie!

Patty, veramente si tratta di un antipasto...

Albertina, sei molto gentile, grazie.
La farina di storo, prodotto di origine trentina, oltre a trovarsi in tutti i supermercati del Trentino Alto Adige, ormai al nord si riesce a reperire con relativa facilità anche nelle gastronomie più fornite e talvolta in qualche supermercato di nicchia.

Saretta bella, ma quanto mi piace questo tuo cazziatone!!! Ovviamente mi hai incuriosita non poco. Per ora l'unica farina che superasse quella di Storo è stata una ottofile di una cooperativa della Garfagnana che ci era stata regalata e che ovviamente non ho più ritrovato.
Appena torna la stagione giusta, partrò alla ricerca della famigerata polenta bresciana! Grazie ancora per il pippozzo!

Gambetto ha detto...

Immerso in un mondo di farine che nn è il mio non posso che farti i complimenti per la linea semplice tracciata da questo antipastino che è una chicca di chi in cucina ci sa stare per davvero.
La semplicità è sempre dei bravi...e su questo c'è poco da discutere :))
PS
Tra l'altro ho fatto tesoro di parecchie info sul mondo della farina da polenta che dista molto da quello della mia cucina...

Babs ha detto...

visto ieri, letto adesso, con sbavatura modello homer.... sei terribile!
come stai?

Gio ha detto...

che golose queste verrine! io adoro il zola :P
mi informo su dove posso reperire la farina di Storo, mai assaggiata...ahimé

natalia ha detto...

mi piace molto! tutto bene vero?

Titti ha detto...

Minimal ma fantastici sti bicchierini! Anche secondo me la marmellata ci starebbe benissimo! brava!!!