martedì 28 settembre 2010

Polpette di melanzane al forno

polpette di melanzane

Ennesima ricetta "meglio tardi che mai", la propongo a quei pochi che ancora non la conoscessero (ammesso che esista ancora qualcuno...).
Negli ultimi dieci giorni le ho rifatte tre volte, approfittando così delle ultimissime melanzane, talvolta con il ripieno di formaggio, con le olive nere o con l'aggiunta della menta.
Le proporzioni suggerite sotto (ricavate da rapida telefonata con Lydia) sono solo una base che potrete decidere di arricchire a piacere o tenere così.


Polpette di melanzane


Per 10 pezzi:
1 melanzana viola chiaro (circa 450g)
40g grana grattugiato
15g pinoli
70g pan grattato (circa)
1 tuorlo
Sale e pepe
Basilico

Lavare la melanzana, privarla del picciolo, tagliarla in due e avvolgere ogni pezzo in un foglio di alluminio. Bucherellare la superficie con uno stuzzicadente e infornare finché la polpa non risulterà morbida.
Tagliare ora la melanzana a cubetti piccoli e impastarla con il grana, i pinoli (rapidamente tritati), il tuorlo, il basilico spezzettato, sale, pepe e pan grattato a sufficienza (circa 70g) fino ad ottenere una consistenza sostenuta.
Con le mani unte d’olio, creare le polpette e cuocerle a 180 gradi per 30 minuti, rigirandole dopo il primo quarto d’ora.

N.B.: per le dosi affidatevi sempre al vostro intuito perchè impasti così possono risultare anche molto diversi tra loro (melanzane più o meno acquose, ecc.). Talvolta può servire più pane, altre volte più liquidi (tenete da parte l'albume fino alla fine).

martedì 21 settembre 2010

Ritorno alle origini: la sbrisolona

sbrisolona

Ci sono voluti ventisette anni della mia vita prima che prendessi il coraggio di farla. Sì perchè nei confronti dei piatti tradizionali della mia terra coltivo un terrore reverenziale che spesso mi distoglie dall'idea di affrontarli. Non vi dico quanto ho faticato coi tortelli di zucca senza ancora aver trovato la giusta alchimia. Con questo dolce invece è miracolosamente andata bene al primo colpo. Posso dire di essere proprio soddisfatta del risultato di cui non cambierei nemmeno una virgola. Vi riporto la ricetta che ho messo a punto (attenzione che crea dipendenza!):


Sbrisolona mantovana

200g farina di mais fioretto
200g farina 00
180g zucchero
200g mandorle con la buccia
110g strutto
90g burro (tirato fuori dal frigo qualche minuto prima)
2 tuorli
un pizzico di sale (alla vaniglia)
una grattugiatina di buccia di limone

Tritare grossolanamente 150g di mandorle (quando frullo la frutta secca lo faccio sempre con un po' di zucchero così che eventualmente quest'ultimo ne assorba gli oli rilasciati) e unirle allo zucchero, al pizzico di sale e alle due farine creando un composto omogeneamente miscelato.
Aggiungere i due tuorli, la buccia di limone, il burro e lo strutto e lavorare l'impasto fino ad ottenere una consistenza granulosa.
Imburrare una grossa teglia (io ne ho usata una da pizza) e distribuirvi sopra l'impasto, mantenendone i "grumi" (non appiattite la superficie) e ottenendo così uno spessore di circa 2cm.
Distribuirvi sopra i 50g di mandorle rimanenti, incastrandole nella pasta e infornate a 180 gradi per 40 minuti.
Coprite la superficie con dell'alluminio dopo una ventina di minuti onde evitare che le mandorle superficiali si brucino.

Ah, dimenticavo di specificare che ho usato le meravigliose mandorle che ho preso ad Avola (e che di sicuro hanno fatto la differenza)!

mandorle (Avola)

lunedì 13 settembre 2010

La torta di Skradin (Skradinska torta)

Skradinska Torta

Quest'anno il rientro è stato più traumatico del previsto. Nonostante il mese di ferie sento di non avere fatto ancora il pieno di sole e tornare a carburare sarà più difficile del solito.
Nel tentativo di ripercorrere i profumi dell'estate, vi propongo questa buonissima torta dall'aspetto apparentemente un po' "americano"...
In realtà si tratta di un dolce tipico della cittadina croata di Skradin (da cui il nome) estorta in un mix di italo-croato-inglese al cameriere dell'ottima 'Konoba Bonaca' (uno dei pochi ristoranti in Croazia in cui ho davvero mangiato bene) di Skradin. Noi ce ne siamo innamorati!


Skradinska torta

400g noci tritate
300g zucchero
12 uova
1 cucchiaio di miele
un goccio di grappa ai petali di rosa (altro ingrediente tipico del posto)

Montare a lungo le uova (20 minuti) e aggiungere a mano a mano le noci finemente tritate con lo zucchero, il cucchiaio di miele e il goccio di grappa.
Infornare subito a 180 gradi in una teglia imburrata e infarinata e cuocere per 50 minuti-1 ora.
Far raffreddare il dolce* e ricoprirlo con una glassa di cioccolato fondente fatto sciogliere a bagnomaria con un goccio di acqua o latte (io ho usato una nocina di burro salato).
Conservare in frigo.

N.B.: io ho fatto metà dose e ho cotto per mezz'ora.

*se in questa fase vi si dovesse afflosciare un po' al centro tanto da risultare antiestetica, capovolgetela e procedete con la glassa.

nuvole (Pag)