lunedì 13 luglio 2009

Linguine con cipolle di Tropea, capperi e anice stellato

Linguine con cipolla di Tropea, capperi e anice stellato

Allora, per parlarvi di questa pasta non so assolutamente da dove cominciare. So già che tutto quello che dirò sarà riduttivo e non riuscirà a renderle il giusto onore.
Partiamo dall'accostamento di sapori: partiamo quindi, dal genio di Massimiliano Alajmo. Ma come fa? Se le sogna di notte? Un trittico di profumi davvero strabiliante. Uno studio e una conoscenza degli ingredienti che non ha pari.
Proseguiamo ringraziando Alex, che qualche settimana fa ha fatto una puntatina al Calandrino ed ha avuto modo di assaggiare il piatto originale (che prevedeva dei tagliolini al farro) e la gentilezza di parlarcene.
E poi ringrazio anche la Cipolla di Tropea...ma come fa ad essere così buona?
Ciò detto, parliamone...no, dico: vi ho mai chiesto qualche cosa? Vi ho mai chiesto di provare un piatto? Bè, lo faccio oggi. Superate lo scetticismo dovuto all'inusualità dell'accostamento e rimboccatevi le maniche. Vi assicuro che ne vale la pena.
Queste le dosi che ho seguito:


Linguine con cipolle di Tropea, capperi e anice stellato


per 1 persona:
90g linguine
120g cipolla di Tropea
2 stelle di anice
20g burro
6-7 capperi piccoli
mezzo cucchiaino di farina
sale

Mettere le due stelle di anice in mezzo bicchiere di acqua bollente e lasciarle in infusione (magari coprendo il bicchiere per conservare meglio calore e profumo).
Sciacquare i capperi e lasciarli in un bicchiere d'acqua.
Affettare le cipolle con la mandolina e farle brasare con i 20g di burro e un pizzico di sale a tegame coperto.
Farle andare per una mezz'ora circa aggiungendo, quando serve, l'acqua aromatizzata all'anice.
A questo punto, frullarle (più o meno -come nella foto- a crema) con il minipimer con l'aggiunta di mezzo cucchiaino di farina. Diluire la crema con l'acqua aromatizzata rimasta e saltarci la pasta nel frattempo cotta al dente.
Terminare con i capperi e servire.
Aggiungere, a piacere, una grattata di parmigiano (io non l'ho ritenuto necessario).

* La prossima volta sarei curiosa di provare questo piatto utilizzando una pasta più "aromatica", di un grano particolare.

42 commenti:

Alex ha detto...

Si, Virginia...la tangarog di Latini è perfetta credo. Io avevo usato i bigoi de Bassan.In ogni caso la semplicità del piatto è disarmante e la bontà quasi indescrivibile!!!

paola ha detto...

Ciao Virginia...mi lascia un po' perplessa l'utilizzo dell'anice che per altro non amo particolarmente....che dici...provo?
Proverò sicuramente la tangarog di Latini perchè, sono sincera, di paste ne ho provate parecchie ma che mi soddisfino a tal punto da giustificarne il costo...beh...ne conto davvero poche. grazie. un bacione. Paola

CorradoT ha detto...

Ah, la perfezione della semplicita'!!
La risultante di tutti gli aromi deve essere da estasi. Certo, dipende da qualita' e bilanciamento degli ingredienti, ma e' comunque buona.
Che ne pensi con la pasta fresca, tipo pici?

Manuela e Silvia ha detto...

Ciao! eh..anche noi adoriamo la cipolla di tropea: gustosa ma delicata, dà colore e sapore!
l'anice invece non l'abbiamo mai provato..ma scommettiamoc he incide molto sul sapore finale...
un bacione

Tania ha detto...

Io adoro gli accostamenti "inusuali", per cui concordo sul fatto che sia un piatto da provare, assolutamente! E poi come si fa a resistere alla Cipolla di Tropea!?

Lisa ha detto...

Concordo, la cipolla di tropea è un miracolo del gusto ed io non posso proprio perdermi questa pasta!!!!!

paola ha detto...

Sono sempre io....e sono arrabbiatissima. Ho scritto una mail alla Latini per chiedere dove posso trovare la tanarog e non riforniscono alcun negozio a Mantova!!!! Ci speravo proprio...
Mi sa che dovrò farmela spedire!
bacione. paola

Diletta ha detto...

Wiggi, ma qui questi barbari non sanno manco cosa sia la cipoll di tropea!!! a meno che io riesca a trovarla in qualhe negozietto di nicchia mi sa che deve attendere 15 giorni la prova!
Pero' riesco a torvare la pasta garofalo che insomma non e' male!
Un sorriso,
D.

Virginia ha detto...

Alex, l'ho già rifatta due volte (la seconda, proprio coi bigoi)!!!

Paola, io adoro l'anice e quindi questa pasta non può che piacermi. In ogni caso, il suo sapore non è violento. E' più che altro un profumo, una nota che rimane in bocca...
Per quanto riguarda la Latini, pensavo che i Fratelli La Tartara la tenessero...
La mia era solo un'idea, pensata a partire dal tipo di pasta scelto da Alajmo (i tagliolini al farro).
In generale, la Latini non è di mio gusto. Anche la Senatore Cappelli trovo sia recentemente un po' scaduta. La tanagrog, invece, l'unica volta che l'avevo comprata, non mi era affatto dispiaciuta. Ma è passato molto tempo...insomma, tutto questo per dire di non diventare matta!!
Te la porto io quando ripasso da Mantova!

Corrado, hai detto bene! Secondo me con i pici è perfetta!

Manu e Silvia, fatemi sapere!

Tania, grazie! Fammi sapere se la provi!

Lisa, devi, devi...

Dile, a me la Garofalo piace moltissimo. Nel quotidiano usiamo quasi sempre quella.
'Sti barbari di inglesi!!! Educali!

tartina ha detto...

Che meraviglia.
Da una ricetta così semplice nasce un piatto così buono :)

*

Lady Cioffa ha detto...

questa me la sono già segnata da alex, non ancora provata ma mi ha conquistata subito..e ho pure gli spaghetti di farro!

Patrizia ha detto...

E come faccio a resistere davanti a degli spaghetti con la "mia cipolla"?....ci provo subitissimo! GRAZIE per la ricetta!

No!!!, non te lo dico;-) mi riferisco alla foto!

La Panificatrice Folle ha detto...

Anche a me la Latini non piace...l'ho provata (non la Tangarog) ma non mi piace, mi sembra "appiccicosa".

Io amo la Mancini (Marche) e mi piace molto la Felicetti monograno (Predazzo - Val di Fiemme): secondo voi che ci sono andata a fare in vacanza in Val di Fiemme?!

Barbara

Saretta ha detto...

La proverò!deve essere SPAZIALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

alessandra ha detto...

ci sto studiando su, perché sarebbe perfetta per la mia zero voglia di cucinare di questi giorni. Domanda idiota- e non me ne volere: se invece dell'acqua, ci si mettesse del latte, si avrebbe un risultato troppo carico??? perché mi dà l'idea che dovrebbe guadagnarci in cremosità... altra domanda idiota: quanto tempo in infusione, per ottenere il giusto bilanciamento? Concordo anch'io sull'omissione del formaggio. Complimenti
ale

Unknown ha detto...

Ne parli cosi' bene che mi hai fatto venire una voglia....adesso devo assolutamente provarla:)

Virginia ha detto...

Tutti, grazie!

Barbara, sulla pasta mi trovi d'accordo.

Ale (raravis), allora la questione del latte l'ho pensata anch'io, ma poi ho scelto di non metterlo e di provare questa pasta nel modo più "semplice" possibile. Così la trovo praticamente perfetta, ma non credo che mezzo bicchiere di latte possa creare tanti scompigli. Quindi, se ti sembra suoni meglio, prova. La prossima volta magari proverò anch'io.
La cremosità rimane comunque impeccabile.
Per quanto riguarda l'infusione dell'anice, ho iniziato a metterlo in acqua bollente prima di fare tutto il resto. Direi che inizia a venir usato all'incirca un quarto d'ora dopo l'infusione (tempo per affettare le cipolle e farle andare nel burro prima che inizino a seccare troppo).

Alessia ha detto...

Beh, i tre sapori insieme mi sembrano divini. Quanto al tipo di pasta, ora mi sono decisamente confusa le idee..farro o non farro?

maia @ sac à poche ha detto...

Ma che meraviglia!! Mi ispira l'accostamento inusuale!!!!

ciao

Annalisa ha detto...

provare per credere!! e lo farò!...alle volte l'unione di ingredienti tanto diversi tra loro creano piatti davvero buoni.
Buon lunedì. Lisa

Edda ha detto...

Essenziale e sorprendente, bravissima!

Elena Bruno ha detto...

Niente da fare sei stellare ... con o senza anice :-P

ღ Sara ღ ha detto...

e si vede che ne vale la peeena!! che deliziaaaa!! fantastiche!!! un bacione!

MilenaSt ha detto...

Cipolle e anice stellato è un connubio felice anche in veste di insalata: non mi resta che provarlo con questo primo.
Adoro la pasta Latini e mi hai incuriosita con la tanarog :))

Aiuolik ha detto...

Bellissimo il ringraziamento alla cipolla di tropea :-)

marianna franchi ha detto...

Ciao....dopo la tua visita non potevo non passare da te!
Questo piatto è davvero particolare...e poi l'uso dell'anice!Complimenti deve essere speciale...proverò!
Un abbraccio!

uovo sodo ha detto...

Ciao Virginia,
la ricetta è davvdero raffinata ma la foto è splendida!
Uff...ma come fai...le mie son tutte buie e storte...

a presto

One Girl In The Kitchen ha detto...

Virginia, non mi devi convicere, l'anice stellato lo piazzerei dappertutto. Solo, dove cavolo vado a trovare la cipolla di Tropea?
Stupenda anche la foto!
B R A V I S S I M A!

Sabrina ha detto...

Virginia, li ho fatti oggi a pranzo a mio figlio che mangerebbe solo tagliatelle e tortellini e, incredibile ma vero, ha spazzolato il piatto...e mi ha detto :"mamma e questi?" E io "questi li ha proposti una tua coetanea...impara fanciullo, impara.."
buonissimi, grazie.

Virginia ha detto...

Tutti, grazie!

Sabri, che bello che li hai fatti!!!!
E quanto sono contenta che siano piaciuti anche a tuo figlio! Bene, bene...
Grazie mille per il resoconto.

Alex ha detto...

Scusa se ritorno sull'argomento...ma volevo rispondere qui a chi non trova la cipolla di Tropea: Alajmo non l'aveva usata per questa pasta, è stata una mia semplice rivisitazione perchè a me tale cipolla piace molto. Lui ha usato cipolla bianca, capperi ed essenza di anice, mantecando poi la pasta con del parmigiano reggiano. Quando è arrivato il piatto al tavolo, subito sono stata colta da una "zaffata" di anice...ma poi gustando la pasta il profumo era sparito (era questo il risultato voluto da Alaimo?...non so, non ho chiesto)ovviamente mi sono ingegnata alla "garibaldina" ponendo in infusione 2 stelle di anice. In ogni caso, sono stata contenta del risultato ottenuto, partendo dall'assenza di qualsiasi ricetta!!!

silvia ha detto...

Devono essere una bomba! Proverò sicuramente a farle! Bella anche la fotografia! Seguo spesso il tuo blog!! Complimenti!

Silvia Pan Con L'Olio ha detto...

L'ho fatta! MERAVIGLIOSA!!!!

niko sinisgalli chef ha detto...

sì, usiamo più spesso le spezie meno conosciute in italia anche delle nostre ricette tradizionali; un consiglio per poter sentire ancora più forte il sapore del anice stellato non aggiungete i capperi!!!

Betsy ha detto...

Solo a guardarli riesco a sentire il profumo dell'Anice!

Christian ha detto...

proverò questo tocco di anice stellato. adoro le cipolle di tropea... buono!

emanuela (jesi) ha detto...

Ciao Virginia.
Ho provato questa tua ricetta la scorsa settimana raddoppiando gli ingredienti (eravamo 2) lasciando però quasi invariato l'anice e il cappero (che mio marito non gradisce molto) e....dopo la prima sforchettata mi fa "questi sapori li conosco, che cosa sono? E' uno spettacolo 'sta pasta". Quale miglior risultato di far apprezzare a qualcuno qualcosa che non gli va molto a genio?
Grazie ;)
Emanuela

Virginia ha detto...

Emanuela, a chi lo dici!!!! Io ho iniziato a far mangiare le cipolle al mio fidanzato grazie a questa pasta...
Sono contentissima che vi sia piaciuta! Grazie per essere venuta a dirmelo.

Jaro ha detto...

Ciao,Virginia ti leggo per la prima volta,complimenti per il blog,la ricetta è accattivante,la scelta della pasta è fondamentale,io l'ho provata con la "stroncatura" calabra ed il risultato è stato eccellente.
ciuss

Sabrine d'Aubergine ha detto...

Virginia, questa pasta è davvero singolare e molto interessante. La proverò al più presto. Quanto alla pasta, condivido appieno il suggerimento di Alex: la taganrog di Latini (il nome è esotico, ma il taganrog è un particolare tipo di grano) è perfetta. Complimenti e grazie per l'idea! A presto

Grazia ha detto...

ciao Virginia, ho fatto questa ricetta con dei tagliolini di farro trovati da naturasì e dei bellissimi capperi siculi.
ho incantato gli amici! grazie per la ricetta

Virginia ha detto...

Grande Grazia! Come sono contenta!