venerdì 10 agosto 2012
Sfogliata con cipolle di Tropea e capperi canditi
Siamo agli sgoccioli, la partenza si fa imminente anche se credo di dovermene ancora rendere conto.
Continuano intanto le operazioni svuotafrigo che hanno dato un senso anche all'ultima cipolla e a quel rimasuglio di capperi canditi al miele che avevo comprato in Sicilia da Corrado Assenza. Ora che ci penso, è proprio seduta ai tavolini del Caffè Sicilia che credo di essermi resa ufficialmente conto di essere incinta.
Chiudo bottega dunque e fino a settembre ce ne andiamo in giro per i mari della Croazia.
Ci si rilegge tra tre settimane (magari nel frattempo riuscirò a dare qualche aggiornamento sulla pagina Facebook), non perdiamoci di vista perchè il prossimo mese ci sarà un progetto per cui avrò bisogno di tutto il vostro aiuto.
Un abbraccio e buona estate!
Sfogliata con cipolle di Tropea e capperi canditi
mezzo rotolo di pasta sfoglia (l'altra metà di questa)
una cipolla di Tropea
una manciata di capperi canditi (natuarlmente potete usare anche capperi normali o tentare una canditura casalinga)
olio
sale alla vaniglia
Tagliare la cipolla a fettine sottili, passare le rondelle ottenute sotto l'acqua evitando di rompere gli anelli, asciugarle e disporle a marinare per un paio d'ore in una terrina larga con un abbondante giro d'olio e un pizzico di sale alla vaniglia.
Trascorse le due ore, scolare le cipolle e distribuirle, pressandole un po', sulla sfoglia ben fredda da frigo. Infornare a 180 gradi per 20 minuti. Togliere dal forno, aggiungere i capperi e cuocere per altri 5 minuti.
mercoledì 8 agosto 2012
Sfogliata ai peperoni e peperoncino
Reinventarsi.
Una passa tutta la vita a cercare una collocazione, il proprio posto nel mondo poi un giorno diventa madre e cambia tutto. Ti svegli e scopri che ti esce il latte dalle tette (no, dico, vi sembra normale?). Poco dopo scopri anche che l’allattamento è la cosa più bella del mondo e nutri tua figlia per un anno, con il tuo latte, intriso dei tuoi sapori. E così passano trecentosessantacinque giorni ed anche più e di quella persona che eri è rimasto poco. Sei diventata madre, hai saputo reinventarti. Per le tue passioni i momenti sono ridotti all’osso soprattutto se sei da sola e non hai tempo da buttare in sciocchezze. Hai una voglia di cucinare incredibile, di fare qualcosa di lungo e difficilissimo. Ogni tanto provi a fare una foto, ma lei si lamenta perché vuole giustamente essere seguita. Poi arriva un giorno come oggi: fai una cretinata per svuotare il frigo prima della partenza, provi ad impostare il tuo set… Lei cammina per un po’ avanti e indietro per la tua assicella preferita, poi si ferma e guarda cosa fai. Però è golosa, sa bene che si tratta di roba da mangiare e allunga una manina.
E tu ti reinventi ancora, oggi, con lei, come foodblogger e a pensarci ti scende una lacrima di commozione.
Sfogliata ai peperoni e peperoncino
mezzo rotolo di pasta sfoglia (mi sono innamorata di quella del Picard che è fatta di solo burro, farina e acqua)
2 peperoni, uno giallo e uno rosso, di quelli lunghi e stretti fatti a corno (qualcuno sa come si chiamano?)
olio, sale
un cucchiaio di zucchero di canna
basilico
peperoncino
Tagliare i peperoni a listarelle e privarli dei semi/filamenti interni. Sbollentarli per 3 minuti in acqua salata, poi scolarli e asciugarli.
Condirli con il cucchiaio di zucchero, un pizzicone di peperoncino e il sale.
Distribuirli sulla sfoglia pressando un po' e infornare a 180 gradi per mezz'ora circa.
Terminare con foglie di basilico.
Per l'abbinamento mi sono ispirata ad una crema ai peperoni proposta da mia cognata che consiste proprio nell'abbinamento di peperoni e peperoncino con una nota dolce. Buonissima!
venerdì 3 agosto 2012
Confettura di pesche bianche e rose rosse
Chi mi segue su Facebook sa che l'altroieri ho ricevuto in dono una camionata di pesche bianche. E non delle semplici pesche bianche, ma le mie preferite, le stesse che avevo usato qualche anno fa per una confettura strepitosa con il rosmarino.
A questo giro ho preferito l'abbinamento con la rosa, più per accentuare i profumi tipici della pesca bianca che non per dare un timbro in più dato che, se non erro, pesco e rosa fanno parte della stessa famiglia delle rosacee.
Il procedimento è sempre lo stesso, ovvero quello di sfruttare la pectina naturale contenuta nei limoni di cui avevo diffusamente parlato in un articolo scritto per questo numero di Cucina Naturale.
Ah, indovinate chi mi ha aiutata a raccogliere tutti quei petalini? Ebbene sì, grazie al momento "riempi riempi, svuota svuota", ho messo sotto Chiarina che diligentemente ha riempito tutto il barattolo. Il problema è stato che, colpa di una microdistrazione, appena terminato il lavoro ha subito fatto subentrare il momento svuota-svuota...
Confettura di pesche bianche e rose rosse
per 3 barattoli:
1kg di pesche bianche sbucciate e tagliate a fettine (al netto degli scartI)
350g zucchero
2 limoni
6 boccioli di rosa rossa essicata (io ho usato questi ma credo che in erboristeria se ne trovino a iosa)
Una grande garza sterile
Tagliare le pesche a fettine e metterle a macerare per una notte in frigo con lo zucchero e i boccioli di rosa. Il giorno seguente, con un colino, dividere il succo dalla polpa e mettere il primo a ridurre sul fuoco per 30-40 minuti assieme ai boccioli finchè non assumerà una consistenza sciropposa.
Nel frattempo, spremere il succo dei limoni e tenerlo da parte. Raccogliere dentro la garza i semi del limone, le calotte spremute private della buccia e i boccioli prelevati in ultimo dal succo. Chiudere bene il tutto con spago da cucina.
Quando vedrete che il succo inizierà a caramellare, aggiungervi il succo di limone, la frutta e la garza e cuocere per un'altra mezz'ora circa. Poi togliere la garza e spremerla (per raccoglierne bene i succhi) con l’aiuto di uno schiacciapatate. Cuocere ancora per 5 minuti e fare la prova piattino. La marmellata, a questo punto, dovrebbe essere pronta. Invasare in barattoli sterilizzati (io li lavo e li metto in forno a 110 gradi fino al momento di invasare) e capovolgere per creare il sottovuoto.
P.S: a questo giro ho preferito non inserire i petali di rosa nella marmellata finale perchè avevo paura che prendessero il sopravvento ma al prossimo giro un po' di petalini ce li lascio dentro.
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