venerdì 11 settembre 2009

Ristorante Cracco - Milano (di nuovo...)

Come forse ricorderete, lo scorso mese ho festeggiato il mio compleanno. Quello che non sapete è COME l’ho festeggiato.
Al mattino sono stata salutata con un misterioso “Fatti bella per stasera!” e alla sera, con grande stupore: Cracco.
Non vi dico quello che ho provato quando ho capito dove stavo andando. Un’emozione incredibile, un batticuore da cardiopalma (sì, peggio di una tredicenne al primo appuntamento!). Figuratevi, poi, quando ho scoperto che ci era stata riservata la saletta privata: quella con un unico tavolo e vetrata con vista cucina.
…e poi…
…e poi un sacco di altre cose che non si possono raccontare, ma che hanno fatto sì che quella fosse la più bella serata della mia vita.

Quello che ho mangiato è stato di gran lunga superiore rispetto alle mie già elevate aspettative e mi ha lasciata completamente soddisfatta e stupita. Lo stesso vale per il servizio: preparato e garbato, sempre alla giusta distanza (o vicinanza): una professionalità che è raro incontrare.
Mi limiterò a cercare di raccontare quello che ho provato io col menù “creativo” da 160 euro e non anche i piatti del menù dei "Classici" presi dal mio fidanzato (di cui, tra l'altro, vi aveva già magistralmente parlato Phil).

In apertura, ci sono stati offerti la classica confezione di plastica griffata Cracco piena di chips di verdure sottilissime ed essiccate al naturale e un piatto di amuses bouche composto da simil-olive all’ascolana, donzelle all’acciuga, sfoglie di riso croccanti in cinque colori ( al nero di seppia, al corallo di capasanta, ecc.) e delle specie di “fonzies”, il tutto assieme ad un ottimo pane e a degli ottimi grissini.
A seguire Foglie di mare, anguria e alici marinate: l’esplosione in bocca.
Già dal primo piatto emergono tutti i tratti della cucina cracchiana: un concerto di sapori, dai suoni nettamente decisi e distinti che si fondono magicamente nell’incontro col palato.
Con Cracco non ci sono mezzi termini. Non esiste il grigio, ma solo il bianco o il nero.
I sapori, pur convivendo e pur risuonando insieme, non si (con)fondono mai. Ognuno rimane con la propria identità. Ognuno esige di partecipare in prima persona alla sinfonia gustativa che si viene a creare in bocca.
E questo è quello che succede con la forte sapidità dell’alice (accentuata dalle foglie di mare) quando si incontra con la dolcezza e la freschezza esplosiva (quasi come una cascata) dell’anguria. Strepitoso.
E lo stesso vale per gli altri due antipasti: Ostrica cotta al sale con fichi e burro alla salvia e Prezzemolo, asparagi verdi e orchidea al vapore con ricci di mare.
La sapidità dell’ostrica al sale che si incontra con la dolcezza del fico, il tutto avvolto dalla morbidezza vellutata del burro da una parte e la dolcezza floreale dell’orchidea che si smorza nella sapidità dei ricci dall’altra. Stesso ragionamento, stessa capacita esplosiva e sconcertante.
Per me è poi arrivata la Marinara di pesce in foglie con verdure croccanti: un “condensato” di pesci in fogli. Una sorta di millefoglie in cui ciascuno strato difendeva l'identità di un pesce. Diciamo l’interpretazione geniale della più classica e banale insalata di mare.
E poi lei: la Crema bruciata all’olio di vaniglia e garusoli servita nel taste huile di Pianogrillo. Piatto opera di Matteo Baronetto -vincitore del VI concorso internazionale di cucina con olio extra vergine d’oliva nell’ambito della manifestazione Lo Mejor de la Gastronomia di San Sebastian- che non mi dà spazio per aggettivi che le rendano sufficientemente onore. Tutta l’aromaticità della vaniglia e dell’olio d’oliva, tutta l’untuosità e la voluttà che si avvolgono per poi incontrarsi con le note iodate del garusolo…è una cosa di un’eleganza incredibile, che ti lascia senza fiato. Sicuramente uno dei picchi più alti della cena.
E poi ancora Funghi porcini, mela con frutta secca: un’insalata dove finalemente il porcino sa di porcino e si incontra con la frutta secca in un piatto apparentemente semplice, ma dai sapori ben marcati e ben coordinati tra loro.
E ora veniamo all’unico micro tasto dolente della sera: il mitico tuorlo marinato, assaggiato in Minestra tiepida di verdure, uova di tuorlo marinato. Una sorta di “minestrone” formato da verdure eccellenti dove ognuna sprizzava la propria personalità (mai mangiate zucchine così!) dove, assieme ai vegetali, navigavano nel brodo anche delle micro palline (allo sguardo superficiale sembravano uova di salmone) fatte, appunto, di tuorlo marinato. Il sapore era ottimo (il rosso dell’uovo all’ennesima potenza!) ma il tuorlo, imbevuto di brodo, creava una sorta di effetto chewing gum sotto ai denti un poco spiacevole.
A seguire, Ravioli di patate cotti sul rosmarino, rhum, uvetta e gruè di cacao: dei ravioli la cui “pasta” è formata dalla patata stessa e che ben si presentavano assieme alle note dolci-amare del condimento e il Petto di piccione allo spiedo con salsa di peperone dolce, carote e barbabietola. Una carne lavorata a regola d’arte che si appoggiava ad un mix di verdure dolcissime lavorate altrettanto bene.
E poi un altro piatto di spicco: l’Insalata di midollo. Semplice a dirsi, incredibile a mangiarsi. Fettine di midollo calde, accompagnate a chicchi di farro, fagiolini e pomodori verdi (una mostarda, credo)…commuovente.
E ancora Verde di finocchio, pomodoro verde, sorbetto all’olio d’oliva. Questo predessert mi ha sconvolta per la sua perfezione. Questo piatto riusciva perfettamente nel suo scopo: quello di “pulire la bocca” in previsione dei dolci. Non ho mai assaggiato niente di simile. Niente di più funzionale.
Il fresco del sorbetto all’olio rinforzato dal finocchietto (che all’inizio sembra un po’ invasivo, poi ti rendi subito conto che si trova al punto giusto nel momento giusto) dialogano perfettamente con le note del pomodoro verde. Non so che dire: è un piatto intelligente, sembra dotato di vita propria.
E poi l’ultima coccola, garbata ed elegante, nel dolce: Cannoli di zucchero alla liquirizia, albicocca e noci. Mini cannoli di sottilissimo zucchero alla liquirizia ripieni di albicocca e irrorati, sul momento, di un latte di noce. Di nuovo l’esplosione: lo zucchero che si fa in mille pezzi e fa scoprire l'aspra morbidezza dell’albicocca che si incontra con i toni amari delle noci. Stupendo.
Siamo alla fine. Ancora qualche assaggio di piccola pasticceria di eccellente fattura e, per chiudere il cerchio, la frutta disidratata.

Mai provata un’esperienza simile.

Ristorante Cracco-Milano
Via Victor Hugo, 4
Milano
tel. 02.87.67.74
http://www.ristorantecracco.it/

26 commenti:

Baol ha detto...

Niente...prima di andare via da Milano tra pochi mesi, devo assolutamente fare la follia di andarci...si campa una volta sola cacchio!!!

Edda ha detto...

Virginia, ti ringrazio, ho divorato tutto ;-): sei riuscita a dare una descrizione nella composizione dei sapori che mi lascia immaginare (purtroppo) il resto. Non mi far venire voglia di fare un salto italico eh? Buon fine settimana

Benedetta ha detto...

virgi, mi sto sentendo male, un po' dall'invidia (sana eh, tranquilla!) e un po' dalla meraviglia del tuo racconto! grazie, spero di andare anche io, appena passo da quelle parti!

CorradoT ha detto...

Mioddio, devo ricordarmi di sbattere le palpebre, ero cosi' concentrato nella lettura.......

PS - Abbastanza inusuale un fidanzato che colga i tuoi desideri cosi', tientelo caro.

Daphne ha detto...

Ummh, non vorrei essere fuori dal coro :/
A parte la magnifica sorpresa,chi non ne vorrebbe una :) ...personalmente preferisco una cucina meno ricercata di questa, ho dato uno sguardo al link del ristorante e spero che i piatti non fossero presentati in quel modo O_o
Non so, a me un piattino così non mi entusiasmerebbe molto ma forse sono io che amo le cose semplici :)
In ogni caso magari mi sbaglio ^_^
Del resto tu lhai provato io lho solo "visto" :)
Buon weekend :))

One Girl In The Kitchen ha detto...

Ha un fratello, il tuo fidanzato?
; )

Che bella serata davvero!

Sabrina Rossi ha detto...

Una sorpresa perfetta, una descrizione magnifica e particolareggiata, anche se i piatti non sono quello che io amo di più..
Però sono felice che tu abbia gustato tutto con sano entusiasmo :)
E complimenti per il fidanzato, una perla rara..

P.S. Auguri!

Elena Bruno ha detto...

Come fai a dipingere con le parole!?!
Festeggiamenti regali :-) Baci

germana ha detto...

Ciumbia!!!
Wiggie uno splendido compleanno

Babs ha detto...

virginia,
a parte fare i complimenti al fidanzato e a te che hai scritto e descritto tutto accuratamente, se devo essere sincera a me cracco "nun me piace".
troppo di tutto. troppa ricercatezza, troppi sapori, pochissima naturalezza.
per carità, geniale lo è sicuramente.
ma la cucina forse dovrebbe anche un attimo renderla più a dimensione "d'uomo" enon solo a dimensione di chef.
in ogni caso, hai ragione, è un esperienza che va fatta. una volta. poi stop!

enza ha detto...

e so soddisfazioni signora mia! se poi pensi che il mio sogno nel cassetto è Beck ma ho il marito contro...uaaaaaa...

Diletta ha detto...

Capperina Wiggi che super birthday! Io per Cracco e una serata da favola così mi sa che devo aspettare un bel po'. Però nel ristorante di un mio amico lavora una chef che ha lavorato da Cracco e fa delle cose strepitose..
Un sorriso mille e una notte,
D.

Saretta ha detto...

Che bel regalo Wiggy!!!
Che dire, non ho parole ma salivazione a milleeeeeeeeeeeeeeeee!
Grazie del resoconto, FAVOLOSO!
bacione

Sara B ha detto...

sposami!

Erborina ha detto...

Virgina!!! complimentoni per il fidanzatoI!!! perchè cosa c'è di meglio per una appasionata di cucina che andare da un grande come Cracco.... è una esperienza unica!! Anche noi quest'anno per il nostro 5 aniversario ci siamo permessi una piccola follia da Sadler!! e sono rimasta colpita per sempre, ancora oggi (dopo più di due mesi) riesco a provare la stessa sensazione!!!
Un bacione e buona giornata

tartina ha detto...

Averne, di compleanni così... ;)

Tanti baci, Virgy
*

Mariù ha detto...

Ti invidio ti invidio ti invidio!!! Ti invidio immensamente!!
Anch'io da Cracco, anch'io!!
Il tuo fidanzato è un uomo d'oro cmq, si merita un applauso.
Un bacione, a presto!
m.

lise.charmel ha detto...

cavoli, che splendido regalo di compleanno!

virgikelian ha detto...

Una festa di compleanno da invidiare. Complimeenti per averci saputo descrivere tutto così bene minuziosamente. Bravissima!!!
Ciao.

Kittys Kitchen ha detto...

UAU! Virgi mi sono emozionata per te quando ho letto la tua esperienza da Cracco. Vorrei tanto andare anche io e vorrei tanto anche trovare qualcuno cos' speciale che mi faccia queste sorprese splendide!
:)))

robertopotito ha detto...

un bacione ed un saluto affetuosissimo.Punto e basta!!!

Genny ha detto...

sconvolta da cracco??dove sei virginia??:D

CorradoT ha detto...

OT, per i fegato-addicted: attendere mio prossimo post.

Sabrine d'Aubergine ha detto...

Tanti auguri e... ti ho invidiata! Ma sei stata così brava a descrivere tutto (a beneficio di chi non c'era) che ti ho subito perdonata. Mi hai fatto venir voglia di farci un salto alla prima occasione... Torna a scrivere, a presto!

la Susina ha detto...

Ciao!!! La mia raccolta "salads" a cui hai partecipato si è tramutata finalmente in pdf!!! Passa da me se vuoi scaricarlo!!
Ciao!!

Rosmarina ha detto...

Il mio nuovo sogno ora è mangiare il pre-dessert al finocchietto, olio d'oliva e pomodoro verede...

(ros)marina