martedì 23 novembre 2010
I Risini
Non esiste bambino mantovano della mia epoca o di quelle precedenti che non abbia mai fatto colazione con il risino di Caravatti. Questo guscio di frolla ripieno di riso (dal leggero aroma di limone) è stato assolutamente un must fino a qualche anno fa (ora non sono più tanto aggiornata sulle tradizioni mantovane e non so se lo storico bar tenga sempre alta la bandiera o meno).
Questa è un'altra di quelle preparazione gelosamente custodite nella mia memoria gustativa che ho sempre avuto il terrore di affrontare...e stranamente anche questa volta sono rimasta soddisfatta del mio tentativo!
Riuscire a ritrovare i sapori perduti è una delle alchimie più difficili in assoluto (robe che Proust si sta ancora strappando i capelli, insomma!). Per essere precisi la forma degli stampini dovrebbe essere ovale e dai bordi un po' più alti di quelli che ho usato io (che invece li ho dissacrati con dei banali stampi per muffin) ma ora che ho rotto il ghiaccio vedrò di attrezzarmi a dovere per la prossima volta.
I Risini
Per 12 pasticcini:
Ripieno:
100g riso vialone nano
50g zucchero
30g burro
600g latte
2 tuorli
un pizzico di sale
una stecca di vaniglia
la scorza di un limone bio
2 cucchiai di rum
Pasta frolla:
200g farina
2 tuorli
90g zucchero
100g burro
un pizzico di sale (alla vaniglia)
la scorza di un limone bio grattugiata
Impastare insieme gli ingredienti per la frolla, avvolgere l’impasto con un foglio di pellicola e mettere in frigo.
Portare a ebollizione il latte con la scorza di limone e i semi della vaniglia, quando bolle aggiungere un pizzico di sale, lo zucchero e il riso e cuocere per 20 minuti. Togliere dal fuoco e aggiungere il burro e far raffreddare. Una volta freddo, togliere la scorza del limone e aggiungere i due tuorli d’uovo, il rum e amalgamare bene.
Stendere la pasta frolla e ricavare 12 gusci (potete usare lo stampo per muffin) da disporre all'interno di stmapini imburrati, riempirli del ripieno al riso e passarli in freezer una ventina di minuti (giusto il tempo che il forno vada in temperatura).
Cuocere a 175 gradi per 18-20 minuti su un ripiano medio-basso (così la frolla si cuoce e il ripieno non rischia di prendere troppo colore).
P.S.: non siate parchi con il limone anzi, per un sapore più deciso, non eliminate la scorza fatta bollire col latte ma tagliuzzatela e rimettetela nel composto!
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40 commenti:
ommioddio! io risini! fanno parte anche della mia memoria infantile, nel mio caso son quelli del bar di Marcella di San Gimignano!
Non li conoscevo assolutamente e me ne pento: sono splendidi, anche se "sotto muffins-spoglie" :D
Questi li fo, poco ma sicuro!
Juls, bellissimo! A questo punto dobbiamo assolutamente stilare l'elenco dei bar dei risini!!!
sono una meravilgia..e mi sa che anche il quel di parma ne preparano di simili e proprio di forma ovale!!!me la segno questa ricetta!
un abbraccio,de
Purtroppo questi dolcetti non li conosco. Ora con la tua ricetta assaggerò pure i risini....
Un bacio.
venite venite a Verona, vi porto io a degustare risini ;)
Qui c'è chi li fa bassi e tondi e chi alti e ovali. Dipende dai gusti personali!
I tuoi hanno un aspetto FA-VO-LO-SO.
mmmmmmmmm che delizia! Compimenti per la ricetta ed il blog colorato e gustoso!
Tutti, grazie!
Cri, devi darmi gli indirizzi!!!
goloseria nuova da sperimentare assolutamente...devono essere buonissimi!!!
bacibaci
sono un amore questi risini!
li metto subito nella mia lista da provare!!!
"non è mai tardi per farsi un'infanzia felice" - t. robbins
e quindi all'alba dei miei 38 anni mi è venuta voglia di correre in questa pasticceria mantovana per assaggiarne uno. in alternativa potrei venire a suonarti il campanello, se mi dici che ne sono avanzati :)
Con questi mi stendi, i risini di Caravatti sono insuperabili! Ma ti svelo un segreto, l'artefice è la pasticceria Moretti, che li confeziona nel formato che hai descritto in esclusiva per il bar Caravatti, per me sono i migliori della città! Devo assolutamente provare la tua ricetta, da una vita penso di rifarli!
Grazie!
Federica
Io non ho mai mangiato i risini...ma hanno la faccia dei dolcini che piacciono a P...quindi s'ha da farli!
Un sorRISINO,
D.
che buoni.. li adoro si mangiano anche qua!! ma quando tra un mesetto torno a mantova andrò a provare quelli sopra citati assolutamente prendo nota e magari nel frattempo li faccio!!!;o grazie per la ricetta!V
Io li mangio a Milano da Taveggia, sono più piccoli e conici. E comunque pur adorando Pierre Hermé devo dire che i nostri dolcetti italiani non sfigurano affatto!
Sonia
Io collezionavo quelli 'Taveggiani'...va bene uguale?
Leggo da Federica...io infatti conoscevo quelli di Moretti...quelli me li pappo la mattina, dopo la corsa ad accompagare i pargoli a scuola, al caffè bar Da Daniele insieme ad un ottimo lì per lì (chi sa cos'è??).
I tuoi mi sembrano fantastici!
B
che buoni! sono un mio ricordo da adulto, purtroppo li ho scoperti tardi in una pasticceria che ha chiuso un anno fa :-( Anche lì li facevano ovali.
Oh, mi piacciono troppo! In generale ho un debole per il riso nei dolci, ma i risini proprio sono qualcosa cui non riesco a dire di no. Li ho fatti pochi giorni fa, aspettavo il tempo necessario a scrivere il post per pubblicare la ricetta... mi hai preceduta! Certo i tuoi sono anni luce avanti ai miei, per bellezza in primis. Concordo con il ritenerli un "ricordo", un sapore e una consistenza connessi con qualcosa di confortante e familiare... c'è chi preferisce le madeleine... e chi i risini ;)
A.
Mi piacevano un sacco quando ero piccola!!! Ne mangerei uno anche adesso, rotondi o ovali poco importa!
Che brava, che bella ricetta.
Sai che non li ho mai mangiati? Li ho visti, si, anche in alcune panetterie in zona, ma non li ho mai assaggiati :( Adesso mi hai incuriosita... quasi quasi li faccio sul serio!!!
Metta da parte tutte queste tue ricettine tradizionali che riesci a nobilitare con il tuo tocco speciale. Anche per me sono legati all'infanzia :-)
I sapori perduti...purtroppo io ne ho persi molti per strada, perchè ricette che amavo moltissimo sono scomparse con le persone che me le cucinavano. Adoro scoprire questo tipo di ricette, i risini sono meravigliosi!!
Questi pasticcini hanno accompagnato anche la mia infanzia, seppur molto distante da Mantova (Trieste),con gioia prendo nota della tua ricetta.
Sai che ne ho sentito parlare ma non li ho mai mangiati. I tuoi mi fanno venire una voglia... e poi è ora di colazione...
Credi siano tra le paste che preferisco, assieme ai bignè.E, devo dire ti sono venuti belli belli..manine sante le tue!Anche a Bs si mangiano ovali ma..è la sostanza che conta!
Besos
anche io ho ricordi di scuola, ma qui da noi si fanno le paste di riso, con la sfoglia e il ripieno di riso cotto nel latte e limone, e tanto zucchero sopra!
cambia la forma, ma penso il buon profumo dei ricordi sia lo stesso, grazie ! ciao
faccio una proposta...da ultimo arrivato...perchè non proporre un contest...dolcezze di riso...boh...
ciao
pensa che è quasi l'unico dolce che mio marito mangia.... Hai ma quanto è bello quel "gingillo"?
Donatella
Ciao carissima Virgi!!! Io sono una fan dei risini di Caravatti (ti confermo che ci sono ancora...per fortuna e purtroppo!!!) e ti aggiungo pure che ho provato mille volte e in 1000 modi diversi a ripeterli...sarà che sono mooolto esigente, sarà che io li voglio proprio uguali uguali...fatto sta che sono ancora alla ricerca della ricetta perfetta...che sia la volta buona? Ci provo e ti so dire!!!! bacioni. Paola
questa ricetta la cercavo da un pò. mi ricordo di aver mangiato i risini durante una mia gita da bambina dalle tue parti.
il problema è: visto che sto in francia, dove lo trovo il vialone nano? andrà bene un qualsiasi riso per risotti?
grazie!
anna
Ciao Virginia! è da qualche tempo che seguo silenziosamente il tuo bellissimo blog e l'altro giorno, complici il freddo e il brutto tempo, mi sono cimentata nella realizzazione della tua Sbrisolona...che dire F A V O L O S A!!!
Grazie mille.
Chiara
Tutti, grazie (dovrò andare a testare Taveggia quanto prima)!
Federica, non sapevo che ci fosse dietro lo zampino di Moretti...buono a sapersi!
Anna, in teoria andrebbe usato un riso a chicco tondo, ma ti confesso che li ho già rifatti con un carnaroli e sono andati benissimo!
Chiara, grazie per il resoconto! Mi fa davvero piacere.
Buonasera, adesso capisco perchè si chiamano così...c'è il riso nel ripieno!!! hanno un ottimo aspetto, ci farei volentieri colazione domani!!! bacioni
mmmmhhhh... questo è uno dei dolci che preferisco! credo lo proverò presto. grazie!
Che belli questi risini, non li conoscevo purtroppo, mi segno la ricetta..grazie..complimenti per il blog..a presto!
splendidi..
fantastici!!!!
che bellini non li ho mai assaggiati ma ho voglia di prepararli,sembrano buonissimi!
il bar caravatti li fa ancora. li ho gustati proprio ieri
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